Palazzo Flaim, Verbania
Palazzo Flaim, anticamente denominato Casa del Fascio, venne costruito tra il 1932 e il 1935 su progetto di Luigi Vietti.
L’edificio é un esempio di stile architettonico razionalista. Obiettivo del fascismo era quello di promuovere le proprie idee tra il popolo e di decantare l’importanza del regime stesso. Da questo deriva la predilezione che venne sviluppata in quegli anni per edifici monumentali e scenografici.
Sorretto da un colonnato di pilotis, Palazzo Flaim venne realizzato con lo scopo di creare il grande salone che effettivamente troviamo al primo piano. Nel retropalco é privo di finestre mentre nell’altro lato un grande affresco, oggi cancellato, cantava la storia fascista. Di lato, in direzione del porto e del tram, vennero installate finestre a nastro. Al piano superiore una balconata con affaccio sul salone consentiva alla luce di entrare rendendo l’interno molto luminoso ma tuttavia evitando i riflessi. All’esterno una tribuna si sporge verso la città e il pubblico; le fa da sfondo una parete limpida rivestita da lastre in marmo di colore chiaro.
Il palazzo é tuttora oggetto di aspre critiche: alcuni lo considerano come un esempio di razionalismo italiano, importante al pari di alcune opere di Le Corbusier, altri non ne comprendono il significato e lo considerano quale una brutta opera, altri ancora lo vedono come un simbolo del fascismo e nulla più.
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