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Posted by on lug 30, 2013 in storia dei paesi | 0 comments

Suna: la storia

Suna: la storia

Suna é un magnifico borgo medioevale, un tempo municipio indipendente ed oggi quartiere della città di Verbania, costruito sulle pendici del Monte Rosso.

Il tessuto urbano é formato da case popolari affiancate le une alle altre, collegate da strette vie che vanno di cortile in cortile raccontando di quel tempo in cui era necessario chiudere questi cortili per difendersi dalle scorrerie dei barbari. I portali di accesso delle abitazioni presentano archi a sesto acuto o grandi blocchi monolitici; i vicoli sono così stretti da non essere carrabili e le case spesso possiedono piccoli orti sul retro.

Tra i monumenti cittadini vanno annoverati l’arco del Tozzi, dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, la Casa del popolo, la Chiesa di Santa Lucia e una particolare lastra denominata “ul piudùn” sita nel lungolago. Tale lastrone di dimensioni 262cm x 104cm contiene sei incisioni di giochi da tavolo che venivano ripristinati quando erano consunti. Una lastra commemorativa ricorda oggi il valore sociale di tale tavolo da gioco.

Ul piudùn non é però l’unico tipo di incisione che troviamo nel territorio di Suna. L’abitato si caratterizza per la presenza di particolari incisioni rupestri denominate “tavole mulino” o “giochi del mulino” o “giochi del filetto” della dimensione di circa 30x30cm. Tali incisioni, presenti in molti cortili, sono particolarmente numerose nella scalinata, sagrato e ingresso della chiesa di San Fabiano.

Camminando per le vie del centro incontreremo inoltre anche numerose figure antropomorfiche incise su portali e archi delle case. Tali incisioni ricordano il passato preistorico della città quando tribù celtico-liguri si stanziarono sulle pendici del Monte Rosso, come accadde anche presso altri promontori in considerazione del fatto che all’epoca i livelli delle acque del lago erano più elevati rispetto ad oggi.

Nel corso dell’alto medioevo Suna venne integrata in un complesso sistema difensivo che serviva per proteggersi dalle invasioni dei barbari. La maggiore fortificazione di tale sistema difensivo che tuttora rimane visibile é la Torraccia.

Nel corso del secolo XI la cittadina crebbe ulteriormente, prendendo forma l’attuale Via dei Partigiani, che collega il Monte Rosso con il lago e dalla quale si dipanano i vari vicoli del centro storico.

Nel visitare Suna opera pregevole da non perdere é l’oratorio romanico di San Fabiano, santo protettore dei cavalli, animali questi usati per trainare le merci che giungevano dall’Ossola attraverso la val Grande per essere poi indirizzate nella pianura via lago.

Suna infatti nel medioevo é centro di riferimento per tutta la vallata in virtù della sua posizione di termine delle varie strade che collegavano i villaggi ubicati nella medesima valle.

Oggi in luogo dell’antica alzaia, ovvero della strada percorsa dai cavalli che scendevano dalla val Grande, troviamo una strada carrozzabile costruita dai Savoia.

Terminato il periodo medievale, é nel corso del seicento e del seicento che il centro urbano si sviluppa ulteriormente con la costruzione dei palazzi che fronteggiano il lago con architettura tipica della riviera.

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